Durante un torneo di briscola di parecchi anni fa, che mi vide protagonista di un onorevole terzo posto, constatai con ovvietà che l’età media della tenzone fosse circa di settant’anni. Pari, se non inferiore, all’età media dei tre membri storici dei tre membri originari dei Judas Priest attuali: Rob Halford, Ian Hill e Glenn Tipton. Che però hanno appena fatto uscire una bomba atomica di vinile heavy metal: Invincible shield.
2024. Reduci dal mezzo miracolo del disco Firepower, si poteva chiedere al prete di Giuda al massimo un onorevole disco di chiusura carriera. Invece, i difensori della fede heavy metal tirano fuori dal cappello il migliore album di metal classico (parere mio) degli ultimi quindici (venticinque?) anni.
Panic attack apre le danze con delle tastiere che rimandano al periodo di Turbo, salvo poi virare su delle sonorità tipo Painkiller. E Halford? Sicuramente aiutato in studio, tira fuori una prova eccezionale. I suoi screaming acuminati come lame di rasoio si fondono alla chitarra oramai matura e perfettamente integrata di Faulkner e ci fanno veramente venire un attacco di panico.
La locomotiva d’acciaio viaggia a un ritmo infernale anche nelle svisate del duo Faulkner/Tipton (presente nei crediti, nonostante la malattia lo abbia oramai provato), che attraversano tutta The serpent and the king, la cui unica piccola pecca è la poca originalità del ritornello. Per il resto, la band sembra avere preso la Delorean e compiuto un salto nel passato di trenta anni. Applausi!
Tra l’altro, l’amalgama degli strumenti è resa fluida da una produzione modernissima e perfetta per il loro suono. Tuttavia, i rimandi agli anni settanta, ottanta e primi novanta sono dietro l’angolo in ogni anfratto. Come nella title track, che sembra uscita a livello di riffing e di assoli dal lato A di Painkiller (loro masterpiece assoluto). Devil in disguise, ottima, e Gates of hell, dal ritornello trascinante, chiudono in bellezza il primo disco.
Il monolite Invincible shield viene arricchito da sfumature più eighties nella seconda parte. Volete sapere quale è il mio pezzo preferito? Crown of horns. Hard ballad con i fiocchi, dimostra perché Halford con i toni medi sia il miglior cantante metal di sempre. E qui non per me, mi spiace, ma per
la storia. La sua voce potente, il suo screaming, il suo tono medio caldo e abrasivo al bisogno, il suo arcobaleno di note prese sempre alla perfezione sono a portata dell’orecchio di tutti.
Heavy is the crown of horns,
that kept the faith so bright.
Heavy is the crown of horns,
that gave me all this life.
Le atmosfere si fanno marziali e malinconiche e quei fenomeni di Halford & co. rendono un eccezionale ritornello il migliore da svariati anni a questa parte. Favoloso il solo di Faulkner, che non vedo l’ora di sentire dal vivo (edit. Dal vivo è favoloso). Il Metal God canta da lacrimoni agli occhi è già stato detto?
Altri highlights del vinile sono l’ottima Trial by fire, da cui è stato tratto un videoclip che è una dichiarazione di intenti. Il testimone, almeno in studio, di band heavy classica più in forma è in mano a loro e non hanno intenzione di mollarlo. La song è un midtempo anthemico, doppiato nelle vocals di Halford, con un ritornello orecchiabile – ma non banale – e un lacerante screaming finale.
Menzione particolare per le linee rotonde del sempre presente Hill – al servizio perenne della canzone – e del muscolare batterista Scott Travis, che si prende la scena a colpi di doppia cassa e di rullate secche e potenti.
Ultima menzione d’onore per il pezzo di chiusura, Giants in the sky, una solenne marcia metallica dedicata ai compianti Ronnie James Dio e Lemmy. Il ritornello è da brividi, anche gettando un occhio verso il cielo e ripensando alle due figure di cui sopra, alle quali tutti noi dobbiamo più di qualche ringraziamento.
Che dire, signori miei? Il Prete di Giuda è tornato.
Ma non per giocare a briscola come ogni settantenne che si rispetti.
Ma per dimostrare a tutti, se mai ce ne fosse bisogno, chi comanda nella musica pesante.
The Priest is Back!
Invincible!
Our masses are united.
Invincible!
Forever and a day.
Invincible!
Can never be divided,
and nothing can stand in our way.
Invincible shield!
🤘Album: Invincible shield
🤘Gruppo: Judas Priest
🤘Genere: Heavy Metal
🤘2024, Prima stampa Europe
🤘Voto: 85/100