La perla nera

De mysteriis dom Sathanas Mayhem

Avete freddo? No? Fareste meglio ad averne. Facciamo un gioco (come in Saw – L’enigmista): leggete questa recensione e poi mi direte se non è il caso di indossare un golfino. Perché oggi vi parlerò di una perla nera e malvagia: De mysteriis dom Sathanas dei leggendari Mayhem.

1994. A seguito dei tragici fatti legati all’omicidio del chitarrista Euronymous da parte del bassista Varg Vikernes (per i quali vi rimando al film “Lords of chaos e all’omonimo libro – Tsunami Edizioni), i Mayhem, o quello che rimaneva, diedero alle stampe quello che indiscutibilmente è il manifesto del black metal. Rabbioso, nichilista, tecnico, brutale, provocante e inneggiante al male. Eppure, glaciale come pochi.

Otto tracce, otto blizzard nordici che evocano l’incarnazione del male e che spazzano le foreste norvegesi a colpi di urla belluine, furiosi blast beat, tremolo picking e doppia cassa incessante.

Ne scelgo due tra queste otto, ma per puro esercizio stilistico (andrebbero bene anche le altre sei).

Freezing Moon: leggendario mid tempo che ha fatto scuola e che contiene un passaggio straordinario. Dopo il terzo minuto, la discesa agli inferi segue le urla lancinanti di Attila Csihar, le linee di basso del reo confesso omicida Burzum (alias Varg Vikernes), l’assolo cacofonico di Euronymous e la furia cieca del batterista Hellhammer. Il male viene dalla Norvegia.

“Diabolic shapes float by, out from the dark.
I remember it was here I died, by following the freezing moon”.

Life eternal: scritta dall’ex cantante Dead, morto suicida, è trasposta in musica dalla band in maniera raggelante e ipnotica. Attila riporta le liriche malsane e le vomita con il suo stile assolutamente innovativo ed evocativo. Il finale non lascia prigionieri, come nella migliore delle tradizioni.

Tralasciando i fatti criminosi che aleggiano attorno al black metal norvegese, e in particolare al famigerato Inner Circle di Oslo, ho sempre avuto un’attrazione fatale per questo disco: un Bignami della musica più violenta che esiste, se comprendiamo anche l’attitudine provocante, blasfema e dissacrante che si porta appresso dal vivo.
Pur non apprezzando in generale nessuna deriva musicale estrema, il black esercita in me lo stesso fascino di una giornata passata in mezzo alla neve, nel bosco, da solo.

Mentre sfuma l’ultima nota, sento scemare il blizzard e vado a riporre nell’armadio i vestiti pesanti.

La nera fiamma arde ancora.

A proposito: non avete freddo?

🤘Album: De Mysteriis Dom Sathanas

🤘Gruppo: Mayhem

🤘Genere: Black metal

🤘2010, ristampa Europe

🤘Voto: sv

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Filippo Bini autore romanzi ambientati a Bologna
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