Piece of mind: la consacrazione degli Iron Maiden

Recensione Piece of Mind_Iron Maiden_vinile

I primi otto album degli Iron Maiden sono unanimemente considerati dei capolavori senza tempo. Piece of mind, quarta fatica in studio dell’iconica band d’oltremanica, si colloca temporalmente a metà tra The number of the beast e Powerslave, senza sfigurare al loro cospetto.

1983. Gli Iron Maiden inseriscono nel motore Nicko mc Brain dietro alle pelli, al posto dell’ottimo (ma scapestrato) Clive Burr, e, con un Bruce Dickinson ormai a pieno regime, viaggiano come una Ferrari nel circuito dell’heavy metal mondiale.

Piece of mind presenta parte delle caratteristiche di The number of the beast, vale a dire una importante epicità e complessità dei pezzi, e ne introduce altre, anche grazie all’apporto di Nicko.

Vediamo quali:

  • Un eccellente lavoro di Dereck Riggs per la copertina, che vede il solito Eddie uscire di senno e dimenarsi per sfuggire alla camicia di forza (Piece of Mind).
  • Un taglio medio delle canzoni più prog/heavy, possibile grazie a un drumming più vario e dinamico, potente “q.b.”.
  • Testi improntati a episodi storico-biblici. Bruce Dickinson, laureato in storia e letteratura, partecipa attivamente al songwriting (e si vede!).

Veniamo alle nove composizioni, da imparare a memoria e in rigoroso ordine come Il Sabato del villaggio di Leopardi.

1.Where Eagles Dare

2. Revelations

3. Flight of Icarus

4. Die With Your Boots On

5. The Trooper

6. Still Life

7. Quest for Fire

8. Sun and Steel

9. To Tame a Land

Discorso a parte merita quel capolavoro immortale di The Trooper, che fonde ogni paradigma metallico in quattro minuti; le terzine di basso “harrisiane” introducono una scena della guerra di Crimea, durante la quale un soldato (The trooper, appunto) si trova in mezzo alla battaglia di Balaclava. Dickinson, Murray e Smith lo spingeranno a combattere con degli incroci chitarristici al limite dell’orgasmo e con un ritornello perfetto per gli stadi.

Che dire ancora? Gli Iron Maiden hanno fatto il contrario di Icaro, la cui storia tutti conosciamo (e che loro trattano magnificamente in Flight of Icarus): sono volati altissimo, ma non troppo vicino al sole, come narra la mitologia greca rispetto al figlio di Dedalo e Naucrate.

E sull’Olimpo sono rimasti.

“Fly on your way, like an eagle

Fly as high as the sun.

On your way, like an eagle

Fly, touch the sun”


🤘Album: Piece of Mind

🤘Gruppo: Iron Maiden

🤘Genere: Heavy Metal

🤘1983 – Prima stampa Ita

🤘Voto: 90/100

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Filippo Bini autore romanzi ambientati a Bologna
Filippo Bini

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