IL MIO PRIMO THRILLER

Il tocco delle tenebre

Un rumore gli fece gelare il sangue nelle vene; era un gemito femminile sommesso, molto tenue e costante. Si fermò e notò con terrore che proveniva dalla stanza attigua, dalla quale si intravedeva anche una luce soffusa.

Copertina il Tocco delle Tenebre

Bologna, gennaio 2020.

In un gelido sabato pomeriggio, il capoluogo felsineo è sconvolto dal brutale omicidio di don Antonio Gissi, trovato morto nella Basilica di Santo Stefano e il cui corpo presenta macabri intagli sulla schiena.

Bruce Halfod, ragazzo di origine inglese con la passione per il metal e il vizio dell’alcol, è un talentuoso criminologo che collabora con la squadra omicidi della polizia, comandata dal commissario Davide Cometti a cui viene affidato il caso.

Grazie a questa indagine il giovane Halfod avrà l’occasione di dimostrare il suo valore.

Aggrappandosi all’intuito visionario che possiede, come farebbero i suoi musicisti di riferimento alle loro chitarre, questi capisce ben presto che l’indagine lo trascinerà in una spirale crescente di violenza e di fanatismo ideologico, nella quale rimarrà invischiato ancora più dei suoi superiori.

Le strade del centro di Bologna fanno da cornice alla disperata caccia al killer, i cui indizi lasciati sulla scena del delitto paiono un rebus così intricato che gli sforzi di Halfod potrebbero non bastare: il pericolo si trova infatti molto vicino e al contempo affonda le sue radici in un lontano passato…

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I libri di Filippo Bini

Comtessenoir Cristina@la_comntesse_noir
Bologna. L’omicidio d’un prete. Anno 2020.
Sembra l’altro ieri, ma sono già passati quattro anni e questo dettaglio fa gelare il sangue. Heavy metal, tanto heavy metal. Un investigatore britannico che ha come nome Bruce (come Bruce Dickinson, cantante degli Iron Maiden) e come cognome Halfod (la cui omissione della “r” non allontana un occhio attento da Rob Halford, cantante dei Judas Priest, che tra l’altro vengono citati all’inizio del libro), alto come Peter Steele (cercatelo, e ascoltate la sua musica. Non ve ne pentirete).

Non credo sinceramente vi sia nulla di meglio per riprendere con la prima recensione dell’anno se non consacrandosi al genere che più mi ha reso quello che sono.
La scrittura di Filippo Bini si sposa alla perfezione con il genere. E di genere è giusto parlare: letterario o musicale? È difficile scindere le due parti, perché qui il connubio è eccellente. Il metal, con tutti i suoi sottogeneri, è un amalgama perfetto di emozioni umane: luci e ombre, peccato e redenzione, dannazione, ribellione, denuncia sociale, dramma interiore, ma anche il nero degli abissi dell’inconscio.
Violenza, rabbia, impulsività, follia. E ci stiamo solo soffermando sull’aspetto lirico: a livello musicale, è un genere che si basa per il maggior numero delle categorie che lo caratterizzano sul ritmo. Heavy, speed, thrash, death, black, power metal sono generi che vanno veloci: sono adrenalinici, dinamici, progressivi, ibridi; doom, gothic, atmospheric black, funeral doom, sludge, stoner, al contrario, rallentano fino a trasformare ogni secondo in un dettaglio percitivo essenziale.

E se vi dicessi che è esattamente ciò che troverete qui? Una commistione suggestiva e affascinante tra velocità, rallentamenti, tra suspense e momenti più introspettivi. I protagonisti, ben lungi dall’essere stereotipati e incasellati nei loro ruoli, danzano continuamente nelle poliedriche sfumature di grigio della mente umana, laddove il confine tra Bene e Male, tra Buono e Cattivo, tra Giusto e Sbagliato tendono a non apparire più così nette. Al di là del fattore umano, Il Tocco Delle Tenebre riserva descrizioni della città di Bologna talmente immersive da qualificarsi come terza variabile costituente l’anima del romanzo. Molto meglio l’intuito d’un criminologo dalla mente affilata, ma metallaro, pieno di vizi e indifferente all’impulso di nasconderli, o la via ufficiale di uomini che sulla carta dovrebbero rappresentare la legge ma che, nel concreto, tendono ad uscire dal seminato di proposito e con ben pochi scrupoli di coscienza?

Un romanzo scritto da un metallaro, diretto ad un pubblico vastissimo. Non v’è una reale targhettizzazione dei lettori, ed è l’aspetto che più mi ha colpito. Un’opera scorrevole, fluida, con una grande maturità autoriale. Un debutto che, mi auspico, sappia aprire le porte ad uno scrittore da non perdere d’occhio, in futuro
Rossella@rossellaronzio
Ma dove lo trovate un libro che ha la discografia al posto della bibliografia? Geniale!
Il tocco delle tenebre è un giallo/noir metal. Filippo Bini ci guida nella sua Bologna in un gennaio 2020 in cui si consumano diversi omicidi. Il protagonista, Bruce Halfod, criminologo inglese dai gusti musicali sublimi, indaga con la Squadra Mobile per la risoluzione del caso.

Leggendo questo romanzo, ho avuto la sensazione di ritornare alle mie notti insonni in cui guardavo l’ispettore Coliandro, una Bologna descritta nei minimi particolari ma senza mai dilungarsi. Il ritmo è sempre incalzante e si legge tutto d’un fiato.

Le nostre azioni sono il risultato delle nostre esperienze, ma, a volte, si possono comprendere le motivazioni di un serial killer?
Forse.
L’autore entra nella mente dei suoi personaggi inducendo il lettore a interrogarsi su cosa avrebbe fatto se fosse stato il protagonista.
A mio parere, questo è un punto a favore da non sottovalutare. Il tocco delle tenebre è un libro scorrevole e intrigante con quel tocco di unicità dato da una colonna sonora che io amo particolarmente: Iron Maiden, Slayer, Sepultura, Scorpions, Kreator, Deep Purple e i miei Metallica 🖤
Direi che aspetto altre indagini con Bruce protagonista.
Gian Stefano Ancarani@gianstefano_ancarani
Bologna 2020. In un anonimo sabato pomeriggio invernale la città è sconvolta da un omicidio in un luogo simbolo del capoluogo emiliano romagnolo.
Iniziano le indagini della polizia, nella fattispecie quelle del commisario Cometti e del suo aiutante, Bruce Halfod.
Un omicidio dagli aspetti enigmatici, criptici che metterá a dura prova i due investigatori e solo grazie ad una miscela di esperienza ed intuito troveranno la strada verso la risoluzione del caso.

Filippo Bini per il suo esordio letterario percorre la strada del thriller. Il romanzo da', a chi conosce la città, la sensazione di muoversi fisicamente con i protagonisti tra le sue strade, le sue piazze e i suoi storici portici.
Tra le tante caratteristiche di questo romanzo tre mi sono rimaste impresse: la scelta di ambientare la storia in una città innevata, andando a cercare quello scontro tra il romanticismo della neve e la violenza dei fatti raccontati; la musica metal, usata come fil rouge e colonna sonora del romanzo diventando una sorta di guida per gli investigatori ma anche con lo scopo, da parte dello scrittore, di far riflettere il lettore sulla bellezza dei testi di alcune canzoni metal, sdoganando questo genere da stereotipi e pregiudizi di cui spesso è vittima; in ultimo la scelta di una narrazione con flashback e un ritmo molto incalzante danno al lettore una piccola sensazione di disorientamento, come per regalare a chi legge la stessa sensazione degli investigatori di fronte alle difficoltà nella ricerca della verità.

Una fotografia di Bologna che, da una parte, mostra la bellezza, la cultura, il fascino, la ricchezza culinaria e dall'altra la Bologna degli emarginati, di quelli che non bisogna vedere, di quelli che ogni mattina “anche oggi si va a caritare”, delle ideologie violente che trovano nella repressione delle minoranze e dei più deboli la loro unica vigliacca ragione di esistere.

Filippo Bini, non lasciando spazio a nessuna giustificazione alla violenza, ci invita a chiederci cosa c'è dietro ad un gesto violento, sulle cause che lo hanno determinato; ci ricorda che la catena della violenza è fatta da anelli che si posso unire anche a distanza di tempo e spazio. L'istinto umano, primordiale, legato forse alla sopravvivenza, è quello che spinge a rispondere con violenza maggiore ad un torto ricevuto, innescando così una catena infinita. È il nostro essere sociali, culturalmente avanzati, che ci dovrebbe aiutare ad interrompere questa catena e a chiederci qual é il nostro senso di giustizia e fare i conti con la nostra rabbia e decidere cosa farne. Il tocco delle tenebre, Filippo Bini, Echos Edizioni.
la_lettrice_lunatica_@la_lettrice_lunatica_
IL TOCCO DELLE TENEBRE è una delle mie ultime letture di agosto. Ringrazio l'autore @fbwriter86 per avermi gentilmente inviato la copia cartacea del suo libro e per la dedica.

Per questo libro ci sarebbero tanti aggettivi per descriverlo ma ne utilizzerò solo uno per racchiudere tutto ciò che ho provato leggendo: WOW!!

Esatto, wow, perché in questo libro c'è tutto quello che mi piace trovare in un buon thriller, parte col botto, è caratterizzato da un susseguirsi di intrecci e vicende che mi hanno fatto un po' scervellare, fino a quando sono arrivata a capire la vicenda ma non del tutto. L'autore è stato molto bravo, la lettura è scorrevole e ti cattura, ti fa stare sulle spine per tutto il tempo.

Ci troviamo a Bologna, gennaio 2020, in un gelido sabato pomeriggio, la città è sconvolta dal brutale omicidio di Don Antonio Gissi, trovato morto nella Basilica di Santo Stefano e il cui corpo presenta macabri intagli sulla schiena. Bruce Halfod, ragazzo di origini inglesi con la passione per il metal e il vizio dell'alcol, è un giovane e talentuoso criminologo che collabora con la squadra omicidi comandata dal commissario Davide Cometti a cui viene affidato il caso. Grazie a questa indagine Bruce avrà l'occasione di dimostrare il suo valore, aggrappandosi al proprio intuito visionario, come farebbero i suoi musicisti di riferimento ed è proprio lì la chiave che lo aiuterà a risolvere il caso.
Le strade di Bologna fanno da cornice alla disperata caccia al killer, il quale ha disseminato la scena del delitto di indizi che sembrano veri e propri rebus e gli sforzi di Bruce e della squadra potrebbero non bastare. Il pericolo è molto molto vicino e allo stesso tempo affonda le radici in un lontano passato.

Non posso fare altro se non consigliare questo libro, perché merita veramente tantissimo! Non hai il tempo di annoiarti o pensare ad altro perché stai sempre sulle spine! Rinnovo i miei complimenti all'autore e auguro il meglio per questo libro e per tutti i prossimi che scriverà perché merita veramente tanto!!

Cosa vi piace trovare in un buon thriller?
Vi piacciono gli intrecci?
Vi ho incuriosito?
Valentina🤎 Bookstagram 📖@lasoffittadeilibri_
"Esiste un modo per vendicarsi e uno per morire... Ho il diritto di scegliere almeno questo nella mia schifosa vita.. Ho trovato luci in questi luoghi oscuri. Ho bisogno di voce per permettere a me stesso di liberarmi."

Il brutale omicidio di Don Gissi sembra sconvolgere la comunità. Un uomo di chiesa bene voluto da tutti ucciso barbaramente. Il caso viene affidato al commissario Cometti di cui fa parte anche Bruce Halfod un giovane criminologo fuori da comune, con la passione per il metal e l'alcool. Questo caso sembra molto semplice, ma perché uccidere un uomo di chiesa?! Cosa si nasconde dietro quei tagli sulla schiena? Ma presto Bruce farà una scoperta, l'omicidio ha a che fare un il passato. Trentaquattro anni fa accede qualcosa che venne nascosto, qualcosa di macabro e terribile, il passato sta per tornare al presente a reclamare vendetta...

🖤Non posso svelare più di quello che ho detto. Questo libro è un thriller, la sua storia racconta una realtà che purtroppo accade veramente. Ho adorato Bruce, provato rabbia e pietà, ho provato tante emozioni, questo è quello che deve fare un buon libro. Quindi grazie @fbwriter86 per avermi fatto entrare nel tuo mondo, non dimenticherò il tuo libro.

📖 Conoscete l'autore?? Un libro che parla di realtà, questi crimini accadono veramente ma a volte non vengono mai risolti.
Respiri d'inchiostro@respiridinchiostro.mapi
«Nel mondo moderno, nessuno lascia il tempo necessario per lavorare con perizia e tutti vogliono i risultati immediatamente. Se non vedono subito i frutti del lavoro si viene additati come fannulloni e improduttivi».

Quanta verità in questa frase? Ringrazio l'autore @fbwriter86 per avermi inviato la copia del suo libro 🖤.

Il romanzo è ambientato a Bologna che si infittisce di terrore a seguito di efferati omicidi. Tra i suoi personaggi spicca il criminologo inglese Bruce Halfod, che ci viene presentato come un personaggio atipico, fuori dagli schemi, attento osservatore e non proprio ligio alle regole.

"L'angelo della morte" si firma così l'assassino lasciando violenti segni sul corpo delle vittime, facendo riferimento a delle canzoni metal dai testi pregni di significato. Briciole di indizi che seguiremo...

Il tocco delle tenebre presenta una narrazione piacevolmente scorrevole. Personaggi tratteggiati senza eccedere calibrando le loro azioni. La vicenda si infittisce e rivela toni scuri e torbidi, sfiorando temi molto sensibili, come la supremazia bianca, abusi sessuali e strascichi di un neofascismo ancora vivo.

~L'autore riesce a valorizzare una denuncia contro la mentalità retrograda pericolosamente nociva ai giorni nostri.

Senza rendercene conto verremo sfiorati dal tocco delle tenebre con cui lo stesso serial killer desidera ammorbare tutti. Una sensazione soffocante a cui non sapremo sottrarci e che ci terrà compagnia fino al suo epilogo.
Monia@una.monia.tra.i.libri
✏Bologna, gennaio 2020. In un gelido sabato pomeriggio, il capoluogo felsineo è sconvolto dal brutale omicidio di don Antonio Gissi, trovato morto nella Basilica di Santo Stefano e il cui corpo presenta macabri intagli sulla schiena.
Bruce Halfod, ragazzo di origine inglese con la passione per il metal e il vizio dell'alcol, è un talentuoso criminologo che collabora con la squadra omicidi della polizia, comandata dal commissario Davide Cometti a cui viene affidato il caso.
Grazie a questa indagine il giovane Halfod avrà l'occasione di dimostrare il suo valore.

✏Miei cari amici, felice lunedì. Per iniziare bene la settimana ho pensato finalmente di parlarvi di questo giallo avvincente che mi ha decisamente affascinato. Innanzitutto la descrizione della città è talmente perfetta che pare di trovarvisi a proprio agio, pur non avendola mai visitata , inoltre i personaggi sono ben caratterizzati e la chicca di questo libro è la presenza fondamentale della musica heavy metal , che la fa decisamente da protagonista , insieme al nostro amico Bruce . La narrazione è incalzante, il nostro autore ci svela a poco a poco indizi , capaci di farci arrivare sul punto di aver capito chi sia il colpevole per poi sviarci nuovamente con nuovi colpi di scena .
Attraverso Bruce, ci vengono presentate diverse problematiche, a partire dal rapporto coi colleghi, fino ad arrivare alla gestione del rapporto con l'ex e alla presenza di personaggi che non sono propriamente "fedeli" al proprio lavoro .

Un mix che risulta vincente per questo esordio nel mondo del giallo da parte dell'autore .

Ringrazio di cuore @fbwriter86 Per la copia ma soprattutto per la pazienza e la fiducia.

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